Se vuoi scoprire le meraviglie dell’Appartamento del Castellano all’interno di Castel Sant’Angelo, sei nel posto giusto!
In questo articolo ripercorreremo insieme la storia di uno degli ambienti più affascinanti della Mole Adriana.
Scopriremo assieme le tre stanze del Castellano (“verso Ripetta”, “centrale e “verso San Pietro”), che sono state recentemente riaperte al pubblico in occasione del Giubileo e che ospitano una mostra permanente dedicata allo storico spettacolo pirotecnico della Girandola.
Sei pronto a lasciarti sorprendere? Allora seguimi!
IMPORTANTE! Prima di iniziare a leggere l’articolo, ti chiedo di prestare attenzione: data la popolarità di questo monumento, per visitare l’appartamento del Castellano ti imbatterai certamente in una lunga coda alla biglietteria. Per entrare in questa attrazione saltando la fila, io ti consiglio l’acquisto del biglietto online. Clicca qui sotto per prenotare il tuo ingresso ed entrare al Castel Sant’Angelo senza alcuna perdita di tempo.

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Appartamento del Castellano: breve storia
Indice dei contenuti
L’Appartamento del Castellano fu concepito come dimora del funzionario incaricato della gestione di Castel Sant’Angelo. Questa figura aveva il compito di amministrare la fortezza e garantirne la sicurezza, rappresentando il potere pontificio all’interno della struttura.
L’appartamento fu costruito tra il 1730 e il 1731 per volere di Zenobio Savelli (1673-1752), ufficiale dell’esercito pontificio, in seguito alla sua nomina a vicecastellano da parte di Papa Clemente XII Corsini, come dimostra ancora oggi la targa visibile sulla porta d’ingresso.
In origine, gli ambienti dell’appartamento erano distribuiti su due livelli, con sette stanze in totale: tre al piano superiore, attualmente aperte al pubblico, e quattro al piano inferiore, tra cui le celebri sale di Perseo e di Amore e Psiche.
I lavori di ristrutturazione voluti da Savelli contribuirono a definire l’attuale configurazione del prospetto esterno di Castel sant’Angelo, con una successione regolare di finestre che si integrano con la solida architettura della fortezza.
Le decorazioni interne riflettono il prestigio della carica del Castellano e il ruolo simbolico dell’appartamento, luogo non solo di residenza ma anche di rappresentanza istituzionale.
Descrizione dell’appartamento del Castellano
Il livello superiore dell’appartamento del Castellano si compone di tre stanze che erano distinte anticamente, a seconda della posizione, come “verso Ripetta”, “centrale” e “verso San Pietro”.
Le tre stanze presentano decorazioni raffinate con motivi a grottesche e riferimenti simbolici alla famiglia Palombara. Le volte sono ornate con gli emblemi della casata, un dettaglio che si ripete nella decorazione dell’intero appartamento.
Cuore dell’appartamento, la sala centrale si distingue per la sua ampiezza e la maestosa volta decorata con gli stemmi di Papa Benedetto XIV.
Gli ornamenti della volta, con le loro elaborate decorazioni, richiamano la scuola cinquecentesca di Perin del Vaga, la cui influenza è presente in molte aree di Castel sant’Angelo.
Le pareti presentano scene animate da putti intenti in attività giocose, espressione dello stile raffinato e leggero del periodo rococò.
Un importante contributo alla decorazione dell’appartamento venne da Pier Leone Ghezzi (1674-1755), celebre pittore e caricaturista ufficiale del Castello. Ricerche recenti hanno permesso di attribuire a lui la realizzazione degli affreschi, completati nei primi mesi del 1731 con l’assistenza di Daniele De Vitten, esperto maestro indoratore.
Un tempo, sulla facciata dell’appartamento si trovava un grande orologio, dipinto nel 1746 dallo stesso Pier Leone Ghezzi. Il quadrante bianco con numeri romani, collocato tra le finestre centrali, era un elemento simbolico di Castel Sant’Angelo, scandendo il tempo della fortezza. Rimosso nel 1934, la sua perdita ha segnato la scomparsa di un importante dettaglio architettonico.

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La mostra sulla Girandola di Castel Sant’Angelo
La mostra attualmente allestita all’interno dell’Appartamento del Castellano è dedicata alla Girandola, il suggestivo spettacolo pirotecnico che, per secoli, ha illuminato le mura di Castel Sant’Angelo.
Questo evento, che univa arte, scienza e celebrazione religiosa, affonda le sue radici nel 1481, con i primi fuochi progettati da Michelangelo, e successivamente perfezionati da Gian Lorenzo Bernini e Athanasius Kircher.
Zenobio Savelli ebbe un ruolo centrale nell’organizzazione della Girandola: nel 1750, pubblicò il trattato De spari diversi d’artiglieria…, una guida ai fuochi d’artificio da eseguire in occasione delle principali festività.
Nella sala centrale sono esposti strumenti e attrezzature d’artiglieria utilizzati per la realizzazione dei giochi di fuoco, permettendo di comprendere l’evoluzione tecnica che ha reso sempre più spettacolari questi eventi.
Le sale laterali raccontano attraverso dipinti e incisioni il lato scenografico della Girandola: un percorso espositivo che include opere di artisti come Guilliam van Nieulandt II, Giovanni Ambrogio Brambilla e Nicolas Van Aelst, che hanno saputo immortalare l’atmosfera unica di questo evento.
Nella stanza verso San Pietro, invece, è possibile ammirare una selezione di stampe che illustrano i progetti delle macchine pirotecniche utilizzate nel corso dei secoli, testimoniando le influenze stilistiche e ingegneristiche che hanno ispirato gli architetti, da Virginio Vespignani a Gioacchino Ersoch.
Se sei interessato a scoprire la storia di questo evento leggendario, non perderti l’articolo sulla Girandola di Castel Sant’Angelo.
Appartamento del Castellano: biglietti
L’appartamento del Castellano, così come la mostra sulla Girandola di Castel Sant’Angelo al suo interno, sono visitabili anche senza l’accompagnamento di una guida ufficiale.
Tuttavia, è possibile – e per molti versi è consigliabile – prenotare una visita con audioguida o un tour guidato del castello.
Di seguito ti lascio la nostra selezione dei migliori biglietti che puoi acquistare online. Sono sicuro che troverai quello che fa al caso tuo!

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Domande frequenti
L’Appartamento del Castellano si trova al piano superiore di Castel Sant’Angelo. L’accesso è possibile attraverso il percorso di visita del castello, uno dei siti più affascinanti della città.
Castel Sant’Angelo prende il nome da San Michele Arcangelo che, secondo la tradizione, nel 590 d.C. apparve agli occhi di papa Gregorio Magno sulla cima della Mole Adriana nell’atto di rinfoderare la spada, profetizzando la fine dell’epidemia di peste che affliggeva la città.
All’interno del Castel Sant’Angelo puoi ammirare ancora oggi la tomba di Adriano, le scale a chiocciola, gli alloggi papali, gli affreschi, il campo delle esecuzioni capitali, la Grande Loggia, i bastioni, le sale della fortezza ben conservate e molto altro ancora.
L’ingresso è gratuito ogni prima domenica del mese, e nelle giornate a ingresso gratuito non è prevista la prenotazione.
La visita di Castel Sant’Angelo ha una durata in media di 1 ora e mezza, ma se sono presenti mostre temporanee, o se fossi un appassionato d’arte, potresti impiegare più tempo per visitare il Museo.
Conclusioni
La riapertura dell’Appartamento del Castellano rappresenta un’occasione imperdibile per gli amanti della storia, dell’arte e della cultura.
Oltre alla bellezza degli affreschi e delle decorazioni, la visita offre un’immersione nella vita del castellano e nel passato glorioso di Castel Sant’Angelo. La mostra sulla Girandola arricchisce ulteriormente l’esperienza, permettendo di scoprire uno degli eventi più spettacolari della Roma antica ed odierna.
Per concludere, come sempre, ti ho dato qualche breve info utile sulla visita e sui biglietti, e mi sono dedicato a rispondere alle domande più frequenti, così che tu possa essere preparatissimo per la tua visita a Castel Sant’Angelo, all’appartamento del Castellano e alla mostra sulla Girandola.
Se hai bisogno di altre informazioni, lascia un commento qui sotto; se invece desideri visitare il Castello acquista il biglietto d’ingresso saltando la coda in biglietteria.